È una rivoluzione culturale, prima ancora che economica, quella che la azienda giapponese Hitachi si prepara a mettere in pista: le retribuzioni non si baseranno più sull’anzianità ma sul merito e sui risultati portati dai 310.000 dipendenti all’azienda. “La retribuzione basata sull’anzianità aveva senso quando la fabbrica era il principale campo di allenamento e ai nuovi assunti veniva insegnato a produrre TV, schermi e chip da zero- ha dichiarato il presidente Hiroaki Nakanishi in un’intervista citata da Reuters- Quel modello non funziona più perchè ora Hitachi ha abbandonato la maggior parte delle sue attività relative ai dispositivi hardware e si è focalizzata sull’infrastruttura e sui relativi servizi digitali, aree nelle quali i dipendenti devono creare idee di business”.
La decisione di Hitachi sta creando non poche polemiche, perché si ritiene possa essere penalizzante per i lavoratori più anziani ed esperti, oltre che basarsi su criteri non oggettivi e misurabili.
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